Il X Municipio (ex XIII), con il suo vasto territorio che si affaccia al mare, rappresenta una grande realtà sociale ed economica di Roma Capitale, che, con il decentramento amministrativo, si sta trasformando in Città Metropolitana Policentrica, dove il Municipio diventa un Comune Metropolitano. Il Piano Regolatore Generale di Roma individua 71 Nuclei di Edilizia ex abusiva da recuperare, detti anche “Toponimi” , nove dei quali si trovano nel X (ex XIII) Municipio. Questi “Toponimi” sorgono in un territorio che presenta forti valori ambientali e storici. Dal punto di vista morfologico la struttura dell’assetto territoriale è stata fortemente caratterizzata sicuramente anche da sistema di smaltimento acque e dal tracciato dei canali. Le tipologie edilizie prevalenti, stante i lotti di ridotte dimensioni, sono la villetta suburbana per una o due famiglie, ad un piano o due, ed edifici con due alloggi per piano, disposti su due o tre piani. Le pochissime attività non residenziali esistenti, principalmente artigianali e spesso di modeste dimensioni, si presentano fortemente disomogenee rispetto al tessuto urbano, sia per tipologia che per collocazione. I dati principali dei Consorzi attualmente aderenti all’Associazione NUOVE PERIFERIE X MUNICIPIO sono riportati nella Scheda Tecnica ConsorziIL TERRITORIO
In cinque di questi Nuclei, i più consistenti, operano gli otto Consorzi facenti parte dell’Associazione:
L’intera zona fu bonificata, a partire dal 1884, da parte di una cooperativa di braccianti di Ravenna, anche tramite canali di smaltimento delle acque piovane ed un sistema di idrovore, a tutt’oggi ancora funzionante.
Il territorio si trova in prossimità della Riserva del Litorale; particolare rilevanza assume il fascio infrastrutturale che corre parallelo alla via Ostiense, tracciata in epoca romana, e che comprende la Via dei Romagnoli, la Via del Mare e l’asse ferroviario di Roma-Ostia.
All’interno dei Nuclei da risanare il tessuto edilizio è disposto essenzialmente all’interno di un regolare reticolo viario e di lotti, differenziati solo dalla presenza d’essenze arboree, prevalentemente ad eucalyptus, lungo i canali principali.
La qualità dei manufatti edilizi (tutti abusivi, ma ora in gran parte sanati), diversamente da quanto si possa pensare, risulta essere generalmente migliore rispetto alla media delle borgate romane abusive.
Le aree del X Municipio interessate al processo di recupero urbanistico in essere coprono in totale una superficie di circa 350 ettari.I CONSORZI